LE
VERIFICHE DI PROGETTO.
L’evoluzione
del Codice Appalti.
Il
mondo degli appalti pubblici negli ultimi decenni ha subito
un’evoluzione che lo ha reso sempre più articolato e per certi
versi controverso.
L’attività
di verifica dei progetti per le opere pubbliche oggi è regolamentata
dall’articolo 26 del D.lgs 50/2016, le cui disposizioni sono state
successivamente integrate dal D. lgs 56/2017.
In
particolare il comma 4 esplicita i punti cardinali su cui l’attività
di verifica verte, al fin di accertare:
a) la
completezza della progettazione;
b) la coerenza
e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
c)
l'appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
d) presupposti
per la durabilità dell'opera nel tempo;
e) la
minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di
contenzioso;
f) la
possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti;
g) la
sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;
h)
l'adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
i) la
manutenibilità delle opere, ove richiesta.
Tra
le differenze sostanziali introdotte rispetto al D.P.R. 207/2010 e
s.m.i., salta all’occhio che lo Studio di Fattibilità (SdF) e
il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) non sono più
menzionati ma si fa riferimento al Documento di Indirizzo alla
Progettazione (DIP). Ad onor del vero il DPP è stato ben poco
utilizzato dalle Stazioni Appaltanti, pur essendo questo uno
strumento utile per vincolare, in particolar modo per incarichi
affidati a professionisti esterni, al disciplinare tecnico dando poco
adito a interpretazioni.
Lo
Studio di Fattibilità non è sparito, ma all’atto pratico è stato
inglobato nel primo atto progettuale, ovvero il Progetto di
Fattibilità, che può essere anche diviso in due parti: un prima
parte in cui si analizzano le caratteristiche funzionali, tecniche,
gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare, e una
seconda in cui sono anticipate verifiche e indagini dei livelli di
progettazione superiori.
I
livelli di progettazione dunque si suddividono in Progetto di
Fattibilità, Progetto Definitivo e Progetto Esecutivo. I tre livelli
sono ben distinti, con un livello di approfondimento crescente, e con
obiettivi dettati dal bisogno di un elevata qualità in ambito
architettonico, strutturale, impiantistico, efficientamento
energetico, archeologico, nel rispetto del consumo del suolo e dei
vincoli ambientali.
Sembra
doveroso fare una precisazione: il concetto di qualità non è da
considerarsi in senso assoluto, ma esclusivamente nell’ambito del
rispetto degli obiettivi prefissati dalla Stazione Appaltante e nel
rispetto della legislazione vigente.
I
soggetti che possono effettuare la verifica sono espletati nel comma
6, individuati in base all’importo dei lavori. Si individuano
dunque quattro casi di seguito esplicitati:
a)
per i lavori di importo pari o superiore a venti milioni di euro, da
“Organismi di controllo accreditati ai sensi della norma europea
UNI CEI EN ISO/IEC 17020”;
b)
per i lavori di importo inferiore a venti milioni di euro e fino alla
soglia di cui all'articolo 35, (€ 5.225.000,00) dai soggetti di cui
alla lettera a) e di cui all'articolo 46, comma 1, che dispongano di
un sistema interno di controllo di qualità;
c)
per i lavori di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 35
e fino a un milione di euro, la verifica può essere effettuata dagli
uffici tecnici delle stazioni appaltanti ove il progetto sia stato
redatto da progettisti esterni o le stesse stazioni appaltanti
dispongano di un sistema interno di controllo di qualità ove il
progetto sia stato redatto da progettisti interni;
d)
per i lavori di importo inferiore a un milione di euro, la verifica è
effettuata dal responsabile unico del procedimento, anche avvalendosi
della struttura di cui all'articolo 31, comma 9.
Elettro-Lab s.r.l. è un “Organismo di Ispezione e controllo”
accreditato ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020 di
tipo A, ovvero organismo indipendente di parte terza, che svolge
esclusivamente attività ispettiva e di certificazione. La
professionalità dell’Organismo di Ispezione è consolidata da
figure tecniche specialistiche che operano ognuno nei rispettivi
settori di specialistici, fornendo alla Stazione Appaltante le
certezze necessarie nell’ambito delle verifiche di progetto ai fini
della Validazione dello stesso da parte del RUP. L’attività di
verifica permette dunque di sostenere le Pubbliche Amministrazioni
nell’individuare quelle carenze progettuali che possono generano in
seguito varianti, contenziosi e/o riserve da parte dell’appaltatore,
a seguito di numerosi fattori incidentali o di carenze progettuali,
quali per esempio, un errata computazione delle opere, una non
corretta formulazione dei quadri economici, ecc.. La tecnologia BIM è
il passo successivo, anche se una serie di impedimenti in termini di
compatibilità (interoperabilità dei software ai vari livelli di
dettaglio, problematiche nell’adozione di un software di
visualizzazione stabile) e in termini di adeguata preparazione
all’utilizzo del mezzo da parte degli addetti ai lavori, ne
rallenta la diffusione.